Innanzitutto una precisazione: documentandomi (si, mi documento anche) ho appreso che la Spada di Damocle viene usata come figura retorica quando si ottiene un grande potere che però, come altra faccia della medaglia, comporta grandissime responsabilità e rischi. Visto che non è questo il caso, visto che di potere ne ho sotto zero, dovrei cambiare il paragone nel post precedente. Ma visto che il blog è mio e ci gioco io, me ne frego e lo lascio così. Tornando alla realtà della scena, il momento si avvicina… anche se, vuoi degli Amici davvero grandi (e la lettera maiuscola non è un caso), vuoi il rendersi conto di non essere poi così tanto soli, il filo sulla spada mi sembra un po’ più robusto e meno inquietante, a guardarlo. Com’è che faceva quella canzone? I am the God in my own history. The master of the game.