Quando meno te l’aspetti

Uno dei sogni più comuni del subconscio umano, credo, è quello di annegare. Tutti sappiamo quanto possono essere realistici i sogni, a volte. Immaginate ora di vivere un sogno in cui state per annegare, in cui credete di sentire la pressione dell’acqua che preme nelle narici, le orecchie che ronzano per la forza dell’enorme massa d’acqua che vi sovrasta. Ora immaginate di aprire gli occhi, credendo che tutto finisca in pochi istanti… e che gli istanti diventano minuti, ore di attesa che la normalità torni ad avvolgervi con la sua calda razionalità. Terrificante. Inizi a perdere il filo di ogni discorso, ogni cosa perde la sua reale dimensione, il tragico diventa comico e viceversa. Sei distrutto, a pezzi, senza più la bussola ne la voglia per ritrovarla. E poi, quando meno te l’aspetti… arriva una mano che si immerge nell’acqua, indugia qualche istante per poi tirarti fuori sicura, e ti consente un respiro desiderato, voluto, anche se raggiunto più per meriti altrui che provi. La massa d’acqua scompare, sono zuppo dalla testa ai piedi ma… respiro. Grazie.

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