Alla fine della fiera…

…posso dire che una setimana così orribile non la vivevo da tempo immemore. Errori su errori, da tutte le parti, di tutte le gravità e in tutti i campi. Situazioni credute sepolte che tornano a togliermi il sonno, proprio come non volevo; situazioni assestate che vado distruggendo come se “non posso stare bene, se non sto nei casini non vivo“ (e badate bene, questa frase me l’hanno detta, non me la sono inventata…). Non so più dove sbattere la testa, a volte i pensieri si fanno tanti, troppi nella mia mente perché io li possa sopportare. E il gusto di pensare a come sarebbe non pensare affatto, ammetto, mi solletica. Grazie a Dio ho ancora un po’ di razionalità residua per scacciare via dalla mente queste follie abbastanza agevolmente. Almeno per ora. C’è poco da fare, non riesco più a pensare ad altro: non ne azzecco più una, non ho più soddisfazioni eccezion fatta per delle piccole gratificazion a livello lavorativo. Altro che fine della fiera, qua il peggio deve ancora venire. E la voglia di combattere è sempre meno…

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